OPERE DI RENZO CRISTIANO CARLI
Casa dei Carraresi, Treviso
dal 16 aprile al 5 maggio 2019
Presentazione e visita guidata
Sabato 27 aprile 2019, ore 18,00
Ingresso gratuito
Dal martedì al venerdì: 10 - 19
Sabato, domenica e festivi: 10 - 20
Casa dei Carraresi, Treviso
dal 16 aprile al 5 maggio 2019
Presentazione e visita guidata
Sabato 27 aprile 2019, ore 18,00
Ingresso gratuito
Dal martedì al venerdì: 10 - 19
Sabato, domenica e festivi: 10 - 20
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RENZO CRISTIANO CARLI E IL GIAPPONE
RENZO CRISTIANO CARLI E IL GIAPPONE
Durante l'esposizione di Renzo Cristiano Carli sarà visitabile (sempre a Casa dei Carraresi) la mostra GIAPPONE. TERRA DI GEISHA E SAMURAI.
In omaggio alla cultura giapponese saranno esposte le poesie bravi (tanka) dell'artista veneziano.
In omaggio alla cultura giapponese saranno esposte le poesie bravi (tanka) dell'artista veneziano.
LA MOSTRA
Nato nel 1931 a Venezia, Carli compie il proprio apprendistato tecnico presso l'Accademia di Belle Arti in laguna, prima di intraprendere la propria carriera creativa accanto a grandi interpreti della pittura veneta del '900 come Bruno Saetti. Perfettamente integrato nel milieu culturale del suo paese, Carli raggiunge significativi risultati coinvolgendo un vasto pubblico e un nutrito gruppo di critici che a lui dedicarono recensioni e riconoscimenti. Da un punto di vista stilistico è particolarmente difficile "inquadrare" la sua maniera, dal momento che siamo di fronte ad un artista poliedrico alieno a qualsiasi riduzione metodologica del suo stesso operare. Per questa ragione Carli si muove senza sosta tra figurativo e astratto, toccando praticamente tutti i generi della storia dell'arte e spesso cimentandosi nella più recente tecnica dell'installazione. Realizza così toccanti rappresentazioni delle tragedie del '900, il suo secolo, come il "Monumento a Mauthausen" (2003) o "Reliquie" (2007), opera quest'ultima che lo avvicina alla poetica del Nouveau Réalisme.
Ma è nei ritratti che Carli raggiunge probabilmente le vette del suo agire creativo. Ritratti maschili e femminili, maternità soprattutto, in cui fonde a un senso di quiete apparente una sorta di inquieta introspezione, per certi versi insondabile. Quasi nessuno dei suoi soggetti rivolge lo sguardo allo spettatore. I volti si discostano da un dialogo evidente e paiono riferirsi alla ritrattistica quattrocentesca in cui i protagonisti guardavano in un al di là dell'immagine molto evocativo. Ci attraggono così, i suoi volti, ma al tempo stesso rifiutano di svelarsi, finendo così per caratterizzare la sua poetica in modo sfuggente. Una profondità sfuggente verrebbe da definirla metafisicamente.
A partire dagli anni '80, Carli, oltre al genere del ritratto e alle nature morte si dedica all'informale. Un sua particolare versione dello stile epocale in cui il carattere di materico è centrale. L'artista impiega il cascame per dar vita a collage di intrecci tessili. Questa parte della sua produzione caratterizza la seconda sezione della mostra; opere prevalentemente astratte in cui solo il titolo funge da guida in sentieri informi e costantemente mutevoli. La particolarità di questo tipo di produzione è alla base del titolo scelto per la mostra TRAME D’INCANTO; dal momento che la sua Opera nasce dal continuo tentativo di creare connessioni, intrecci, visioni laterali che l'elemento tessile è capace di esprimere perfettamente.
Ma è nei ritratti che Carli raggiunge probabilmente le vette del suo agire creativo. Ritratti maschili e femminili, maternità soprattutto, in cui fonde a un senso di quiete apparente una sorta di inquieta introspezione, per certi versi insondabile. Quasi nessuno dei suoi soggetti rivolge lo sguardo allo spettatore. I volti si discostano da un dialogo evidente e paiono riferirsi alla ritrattistica quattrocentesca in cui i protagonisti guardavano in un al di là dell'immagine molto evocativo. Ci attraggono così, i suoi volti, ma al tempo stesso rifiutano di svelarsi, finendo così per caratterizzare la sua poetica in modo sfuggente. Una profondità sfuggente verrebbe da definirla metafisicamente.
A partire dagli anni '80, Carli, oltre al genere del ritratto e alle nature morte si dedica all'informale. Un sua particolare versione dello stile epocale in cui il carattere di materico è centrale. L'artista impiega il cascame per dar vita a collage di intrecci tessili. Questa parte della sua produzione caratterizza la seconda sezione della mostra; opere prevalentemente astratte in cui solo il titolo funge da guida in sentieri informi e costantemente mutevoli. La particolarità di questo tipo di produzione è alla base del titolo scelto per la mostra TRAME D’INCANTO; dal momento che la sua Opera nasce dal continuo tentativo di creare connessioni, intrecci, visioni laterali che l'elemento tessile è capace di esprimere perfettamente.